notecidi n. 11 - 22/12/2015

a cura di E. Colonna e L. Zou

Per fortuna la scuola è più avanti. Della classe politica e anche del livello del dibattito sulla scuola stessa, che attraversa ampi strati dell’opinione pubblica. E non solo sul presepe, argomento che ha scatenato il peggio del peggio in quanto a integralismi e oscurantismi di varia natura, ma anche su temi molto più delicati e profondi come quello dell’accoglienza e dell’attenzione per il diverso, della cura dell’identità e delle pari opportunità, che sono il sottotesto di tutta la discussione sul cosiddetto ‘gender’. Su questo argomento vi è stata, infatti, una incursione irrazionale e in certi casi addirittura violenta nella vita della scuola, fondata su vere e proprie menzogne e orientata a scatenare la paura nei genitori. Si è anche ricorsi in maniera spregiudicata a mezzi di comunicazione molto invasivi che, se usati senza scrupoli, possono rivelarsi del tutto inadeguati, come le chat che accomunano i genitori soprattutto nelle classi della scuola primaria.

La scuola è più avanti. Più avanti sono gli insegnanti e in genere chi ci lavora. Perché la responsabilità del tuo ruolo ti costringe a guardare oltre. I nostri alunni devono convivere con un mondo complicato e difficile,‘grande e terribile’, segnato oggi dalla guerra e dal terrorismo, dal dramma dei profughi, da una instabilità crescente. Abbiamo di fronte vere e proprie emergenze educative che chiamano a nuove responsabilità. E che la conoscenza sia una bussola formidabile è una delle poche certezze che abbiamo.

Per questo la scuola è più avanti. Perché il suo obiettivo non è quello di confondere le idee ma di chiarirle, non è quello di crescere sull’ignoranza ma, al contrario, di usare la conoscenza come un’arma, sia di difesa che di attacco, da consegnare ai nostri ragazzi.

Il Cidi ha espresso più volte un giudizio negativo sul modello di scuola che viene delineato dalla legge 107, ma ciò non ci impedisce di vedere che in questo momento la scuola italiana è dentro una grande trasformazione. Siamo di fronte a un passaggio generazionale che si può paragonare solo a quello che ha visto, alla fine degli anni sessanta del secolo scorso, lo sviluppo della scolarizzazione di massa. I nuovi immessi in ruolo e tutti i giovani che si accingono ad affrontare il concorso a cattedre saranno l’anima della scuola di domani, a loro è affidato il compito di costituirne l’identità.

Lavoreremo tutti insieme perché la scuola reale continui a essere, come sempre, un passo più avanti.

Iniziative Cidi

Le deleghe della legge 107

La legge 107/2015 delega al Governo una serie di importanti provvedimenti. Ne abbiamo scritto dettagliatamente sulla nostra rivista Insegnare.

Nel mese di ottobre si sono svolti al MIUR una serie di incontri per l'avvio dei lavori su alcune di queste deleghe. Sono stati riuniti i tavoli per l'Inclusione degli studenti con disabilità, Il Sistema integrato di educazione e istruzione (0-6), Revisone percorsi Istruzione professionale, Fomazione iniziale docenti e accesso all'insegnamento. Ciascuno di questi tavoli si è articolato in un'elencazione delle posizioni degli invitati, spesso una pletora di soggetti disomogenea e non sempre pertinenti al tema. Non si è avviata una vera e propria discussione di lavoro. Ma quello che più va sottolineato è che le scuole e gli insegnanti in particolare non sono in nessun modo investiti direttamente nella discussione, che rimane relegata solo ad ambiti ristretti.

Noi animiamo il dibattito sulle diverse materie delle deleghe attraverso i nostri gruppi di ricerca, sulla Formazione iniziale, su Sistema integrato 0-6 (attraverso il gruppo del Cidi di Firenze) ma anche diffondendo interventi e opinioni, come quelle di Giancarlo Cerini su Competenze e valutazione.

Parigi, continuare ad approfondire

Non si spegne la necessità di approfondire i temi legati ai fatti di Parigi, in particolare nel mondo della scuola. Segnaliamo gli articoli scelti da noi per l'analisi e la riflessione.

A scuola di Costituzione

Anche quest’anno il Cidi, insieme con l'Associazione Nazionale Magistrati e la Fondazione Lelio e Lisli Basso-Issoco, rilancia la nuova edizione del concorso A scuola di Costituzione. Il concorso è rivolto alle scuole di ogni livello e ogni anno ha visto la partecipazione di centinaia di classi da tutta Italia. Una giuria nazionale, alla fine di ogni anno scolastico, seleziona i lavori migliori. Si può partecipare inviando la scheda di adesione entro il 31 gennaio 2016

Insegnareonline: abbonamenti 2016

La rivista del Cidi Insegnare passata alla forma digitale, sta riscuotendo un crescente successo e un grande apprezzamento anche fuori dal Cidi.

Un tale successo non era assolutamente scontato per la nostra rivista che vuol rappresentare un luogo di riflessione articolata sulla scuola in uno spazio come quello del web sovraffollato di proposte di "facile consumo".

Fra i servizi riservati esclusivamente agli abbonati, a partire da febbraio 2016, ci sarà la community, dove scambiare esperienze e materiali per una scuola democratica, inclusiva ed efficace. Il dialogo all'interno della comunità di pratiche è fondamentale per far crescere quella dimensione riflessiva dell'insegnamento che è l'unica garanzia di un reale sviluppo professionale.

Vorremmo quindi che l'abbonamento a Insegnare rappresentasse per ciascuno l'adesione a un modello condiviso di vera e propria formazione, libera ma non "privata", che guarda a un insegnante capace di ripensare alle proprie scelte disciplinari, confrontarle e valutarle alla luce di molteplici punti di vista con cui entra in contatto.

Inoltre, l’abbonamento a Insegnare è una delle forme di autofinanziamento del Cidi, fondamentale per la sopravvivenza dell’associazione. Per abbonarsi clicca qui.

Roma 20 gennaio Punti della geometria. Infiniti della matematica

Buone Feste!

Non perderti le news del CIDI, aggiungi redazione@newslettercidi.info alla tua rubrica

Se non desideri più ricevere questo bollettino informativo .